ELENCO COORDINATO ELABORATI COSTITUENTI IL PGT
BENVENUTI NELLA SEZIONE DEDICATA AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (PGT)
Introduzione:
La Regione Lombardia con la legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 (Legge per il governo del territorio) ha approvato la nuova disciplina urbanistica regionale, innovando, tra l’altro, i contenuti e le procedure finalizzati a pervenire all’approvazione degli strumenti di pianificazione territoriale.
La legge introduce un nuovo strumento di pianificazione del territorio comunale, sostitutivo del Piano Regolatore Generale (P.R.G.), denominato Piano di Governo del Territorio (P.G.T.).
Secondo quanto disciplinato dall’articolo 7 della legge regionale 12/2005, il Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) definisce l’assetto dell’intero territorio comunale ed è composto di tre atti:
il Documento di Piano;
il Piano delle Regole;
il Piano dei Servizi
atti tutti dotati di una propria autonomia tematica, ma concepiti nell’ambito di un processo unico di pianificazione.
GLI ATTI DEL PGT
IL DOCUMENTO DI PIANO (DdP) è lo strumento che identifica gli obiettivi ed esprime le strategie che servono a perseguire lo sviluppo economico e sociale, nell’ottica di una valorizzazione delle risorse ambientali, paesaggistiche e culturali. Ha validità quinquennale, e non ha effetti sul regime giuridico dei suoli.
Nel Documento di Piano la realtà comunale dovrà essere inquadrata nel contesto territoriale di appartenenza, nonché rispetto ai sistemi territoriali finitimi, analizzando le peculiarità e i processi propri del livello locale di riferimento.
Il quadro conoscitivo del Documento di Piano deve indagare analiticamente all’interno dei sistemi insediativi e ambientali tutte le componenti connesse alla sensibilità dei luoghi e degli usi del suolo che ne vincolano la trasformabilità, nonché i diversi sistemi funzionali ed in particolare il sistema delle infrastrutture e della mobilità, il sistema urbano, il sistema agricolo, le aree ed i beni di particolare rilevanza.
Strettamente connessa al quadro conoscitivo è la definizione degli obbiettivi di sviluppo socio-economico.
La caratteristica fondamentale del Documento di Piano è quella di possedere contemporaneamente una dimensione strategica, che si traduce nella definizione di una visione complessiva del territorio comunale e del suo sviluppo ed una più direttamente operativa, contraddistinta dalla determinazione degli obiettivi specifici da attivare per le diverse destinazioni funzionali e dall’individuazione degli ambiti soggetti a trasformazione. Il Documento di Piano, pur riferendosi ad un arco temporale definito (validità quinquennale assegnata dalla Legge), che risponde ad un’ esigenza di flessibilità legata alla necessità di fornire risposte tempestive al rapido evolversi delle dinamiche territoriali, proprio per l’essenza dello stesso deve contenere una visione strategica rivolta ad un orizzonte temporale di più ampio respiro (Regione Lombardia, "Criteri attuativi L.R. 12/05 per il Governo del Territorio. Modalità per la pianificazione comunale", BURL n. 20 Edizione Speciale del 19 maggio 2006, Milano, 2006).
IL PIANO DEI SERVIZI (PdS) è lo strumento per armonizzare gli insediamenti con il sistema dei servizi, per garantire la vivibilità e la qualità urbana della comunità locale, secondo un disegno di razionale distribuzione dei servizi per qualità, fruibilità e accessibilità. Non ha termini di validità, ed ha effetti sul regime giuridico dei suoli.
Il Piano dei Servizi deve inquadrare il Comune nel contesto territoriale che rappresenta l’ambito di riferimento per la fruizione dei servizi, formulare l’inventario dei servizi presenti nel territorio, ivi compresi quelli nel sottosuolo, determinare lo stato dei bisogni e della domanda di servizi, confrontare l’offerta e la domanda di servizi per definire una diagnosi dello stato dei servizi ed individuare eventuali carenze, determinare il progetto e le priorità di azione.
Nel Piano dei Servizi, in particolare, devono essere evidenziati:
- le aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale;
- le eventuali aree destinate all’edilizia residenziale pubblica;
- le dotazioni a verde;
- i corridoi ecologici;
- il sistema del verde di connessione tra territorio rurale e quello edificato;
- i servizi tecnologici a rete sia fuori terra che nel sottosuolo.
IL PIANO DELLE REGOLE (PdR) è lo strumento di controllo della qualità urbana e territoriale che disciplina l’intero territorio comunale, ad esclusione degli ambiti di trasformazione di espansione (individuati dal Documento di Piano e posti in esecuzione mediante piani attuativi). Serve a dare un disegno coerente della pianificazione sotto l’aspetto insediativo, tipologico e morfologico nonché a migliorare la qualità paesaggistica dell’insieme. In tale contesto disciplina le aree e gli edifici destinati a servizi per garantire l’integrazione tra le componenti del tessuto edificato, nonché di queste con il territorio rurale. Non ha termini di validità, ed ha effetti sul regime giuridico dei suoli.
Il Piano delle Regole, oltre al recepimento dei contenuti prescrittivi sovraordinati (pianificazione sovra comunale, vincoli amministrativi, ecc.) deve individuare gli ambiti e le aree da assoggettare a specifica disciplina:
ambiti del tessuto urbano consolidato;
- aree destinate all’esercizio dell’attività agricola;
- aree di valore paesaggistico - ambientale ed ecologiche;
- aree non soggette ad interventi di trasformazione urbanistica;
- i vincoli e le classi di fattibilità;
- le aree e gli edifici a rischio di compromissione o degrado.
LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
La Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) è stata introdotta dalla direttiva 2001/42/CE e, quindi, recepita tramite la Legge Regionale 12/2005.
La V.A.S. è una procedura che concerne la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente.
L'articolo 4 della Legge Regionale 12/2005 precisa che il Documento di Piano, in quanto atto che elabora gli obiettivi strategici e le politiche di sviluppo del territorio comunale, deve essere sottoposto a Valutazione Ambientale al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile e garantire un elevato livello di protezione dell'ambiente.
Il processo di V.A.S. è contestuale alla redazione del Documento di Piano, integrandosi nel processo pianificatorio fin dalle fasi iniziali, per poter diventare un decisivo fattore di governance e di legittimazione delle scelte.
Trasparenza dell'attivita' di pianificazione e governo del territorio
In questa sezione sono riportati i documenti e le informazioni previste dall'articolo 39 del Decreto legislativo n. 33/2013 "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle PA", in vigore dal 20.04.2013, che prevede quanto segue:
1. Le pubbliche amministrazioni pubblicano:
a) gli atti di governo del territorio, quali, tra gli altri, piani territoriali, piani di coordinamento, piani paesistici, strumenti urbanistici, generali e di attuazione, nonche' le loro varianti;
b) per ciascuno degli atti di cui alla lettera a) sono pubblicati, tempestivamente, gli schemi di provvedimento prima che siano portati all'approvazione; le delibere di adozione o approvazione; i relativi allegati tecnici.
2. La documentazione relativa a ciascun procedimento di presentazione e approvazione delle proposte di trasformazione urbanistica d'iniziativa privata o pubblica in variante allo strumento urbanistico generale comunque denominato vigente nonche' delle proposte di trasformazione urbanistica d'iniziativa privata o pubblica in attuazione dello strumento urbanistico generale vigente che comportino premialita' edificatorie a fronte dell'impegno dei privati alla realizzazione di opere di urbanizzazione extra oneri o della cessione di aree o volumetrie per finalita' di pubblico interesse e' pubblicata in una sezione apposita nel sito del comune interessato, continuamente aggiornata.
3. La pubblicita' degli atti di cui al comma 1, lettera a), e' condizione per l'acquisizione dell'efficacia degli atti stessi.
4. Restano ferme le discipline di dettaglio previste dalla vigente legislazione statale e regionale.
PGT APPROVATO E SUCCESSIVE VARIANTI